mercoledì 25 giugno 2014

sulle montagne russe - le regole del lasciarsi

1. non permettere a nessuno di vomitarti addosso banalità di vario tipo. 
arriverà quello giusto, ciò che non ti ammazza ti fortifica, tanto sei forte… bla bla bla. 
quando elabori il tuo dolore, non hai bisogno della stronzate di chi sta bene. 
in effetti neanche di chi sta male, semplicemente non hai bisogno di stronzate altrui. 

2. non illuderti che sia come il mal d’orecchio. 
se sei così fortunato da riuscire a dormire bene (e non è affatto scontato), 
la mattina dopo il male non sarà passato, anzi. 
probabilmente giorno dopo giorno ti renderai conto di stare peggio. 
è così, accettalo. 

3. allerta chi ti sta vicino che nelle prossime settimane avrà a che fare con una persona assolutamente fuori controllo. 
vorrai parlarne fino a ripetere continuamente le stesse cose, vorrai evitare il discorso parlando di amenità, 
cercherai consigli o analisi e poi dirai che nessuno può capire quello che c’è stato. 
è normale, ma la gente deve saperlo prima. 

4. fai quello che ti senti di fare. 
si tratti di andare in montagna per 3 giorni da sola e senza un cazzo da fare, di berti due negroni mentre leggi i suoi messaggi cercando di capire il preciso momento in cui è finito tutto o di metterti a dieta per evitare di farlo. 
fai quello che ti senti e basta, e chi non ti capisce se ne può andare momentaneamente a fanculo. 

5. hai bisogno di comprarti qualcosa che ti faccia sentire bellissima. 
non è una cazzata. visto che stai per intraprendere un percorso molto duro, che ti costerà energia, fatica e impegno, compra qualcosa che te lo faccia intraprendere con sicurezza. 
un paio di stivali nuovi andrà benissimo. magari anche un rossetto acceso, così se ti scappa di dire “vaffanculo” lo farai meglio. 

6. ti verrà da leggere l’oroscopo. 
è una cosa che viene a chi smania di sapere cosa succederà, soprattutto nei  momenti di silenzio assoluto. 
beh, non sentirti stupida. è solo una fase, una fase leggera e di cui hai assolutamente bisogno per toglierti dall’impiccio in cui ti sei infilata. 
le stronzate fanno bene, quindi una piega dal parrucchiere e la lettura di paolo fox non faranno di te un’idiota. 

7. non cercare disperatamente informazioni.
se hai la fortuna che non sia su Facebook… beh, è già tanto. 
in ogni caso, è meglio non sapere nulla: se sta bene ti farà incazzare, se sta male ti farà sperare, se sta e basta ti farà. 
insomma, per quanto sia difficile, cercare di cancellare almeno la presenza fisica è necessario. 
per la presenza nella testa, nella pancia e nel cuore… tempo. così tanto da non poterlo quantificare. 

8. è vero, la tua stima è messa a dura prova. 
ti sentirai come quella che non è abbastanza, che non è stata scelta, quella che ha sbagliato la valutazione iniziale e ha fatto l’errore di lasciarsi andare. 
però non dimenticarti, chi sei, da dove vieni e quello che vali. 
il resto si fotta. 

9. ti mancherà in un modo che non riesci a immaginare. 
ti mancherà quando ti sveglierai, quando lo sognerai, quando vorresti raccontargli qualcosa. 
ti mancherà nei pensieri, negli abbracci e ti mancherà addosso. ti mancherà sempre e questo è un fatto.
non è però un buon motivo per non partecipare a un evento, non festeggiare il compleanno o non sfruttare una grande opportunità. 
nessuna di queste cose ti farà sentire che ti manca meno ma ognuna di esse contribuirà a farti stare meglio.

10. sei dentro un uragano emotivo violentissimo che sta minando interamente la tua persona. 
non dimenticare però l’immensa felicità, la riscoperta di essere capace di amare, emozionare ed emozionarti e i momenti strepitosi. 
solo in questo modo, guardandoti allo specchio, capirai che ne è valsa la pena. 

il dolore passa, il ricordo resta
e ricordare la felicità, dopo un po’ non farà più male. 

tutto questo per dire che sarà dura ma ce la farai e sarà questo che ti farà provare ancora, ancora e ancora, che ti farà ottenere quello e chi vuoi, che non cambierà mai né il tuo ottimismo né la tua sete di dare. 

poi, un giorno scenderai dalle montagne russe e, forse, ti fermerai. 
o forse no, ma a modo suo sarà stato bello lo stesso. 

mercoledì 18 giugno 2014

le dimensioni dell'amore

l’amore attraversa varie dimensioni, 
almeno io la penso così. 

l’amore, quando inizia, attraversa la dimensione dell’attesa, 
quando si spiega attraversa quella della conoscenza 
e quando non ha bisogno di parole attraversa quella del sesso. 

l’amore quando continua attraversa la dimensione della sicurezza, 
quando ride attraversa quella della spensieratezza 
e quando manca attraversa quella della voglia. 

l’amore quando parla attraversa la dimensione dello scambio, 
quando è reale attraversa quella del sogno
e quando impara attraversa quella della crescita. 

l’amore quando è geloso attraversa quella della possessione, 
quando è sincero attraversa quella della lealtà
e quando rompe i coglioni attraversa quella dell’errore. 

l’amore quando si allontana attraversa la dimensione della paura, 
quando ha paura attraversa quella dell’insonnia
e quando non dorme attraversa quella della tristezza. 

certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano

altri, invece, si trasferiscono in un'altra dimensione, 
dove il sentimento sopravvive al di là delle persone, 
dove le persone rimangono uguali a quelle che erano insieme, senza neppure invecchiare
e dove il ricordo di quella felicità non è dolore ma solo malinconia. 

e poi, ognuno continua la sua vita. 
nella propria dimensione. 

mercoledì 11 giugno 2014

un bel gioco dura poco

ci insegnano da piccoli che le cose belle sono a tempo determinato.

dura poco l'emozione di avere il nuovo giocattolo tra le mani, 
la vigilia di Natale con l'arrivo di Gesù Bambino, 
un gioco che i bambini trovano divertente e gli adulti insopportabile
e la partita di calcetto alla fine della scuola. 

dura poco la soddisfazione del primo 30 a un esame, 
un aperitivo con una persona che ci piace, alla quale non riusciamo a confessarlo, 
l'eccitazione di preparare la valigia per andare in vacanza
e persino l'abbronzatura conquistata a fatica. 

dura poco la sensazione di avere le farfalle nella pancia prima di uscire di casa, 
l'attesa che sia finalmente il giorno del nostro compleanno, 
il viaggio che ci porta a casa, quella vera
e, purtroppo, persino una vita. 

quando un amore dura poco, 
per quanto sia stato un bel gioco, 
farsene una ragione è davvero difficile. 

perché un bel gioco, a volte, 
vorremmo durasse sempre.