martedì 14 novembre 2017

sinossi (liberamente tratto da conversazioni con Kevin Molfetta)

- come cazzo la scrivo la sinossi?

- te la faccio io?
"mi parlo addosso, spesso a vanvera. 
ogni tanto sono divertente, ogni tanto andrei picchiata con un legno, ogni tanto meriterei un semplice ciao. anche due spanne di lingua andrebbero bene. 
di base, sono". 
ok?

giovedì 2 novembre 2017

#manythanks

questo progetto non sarebbe stato possibile se non avessi incontrato e conosciuto tutte le persone con cui ho dialogato o che hanno ispirato i miei monologhi; 
il primo grazie va a loro: sono certa del fatto che si riconosceranno tre le righe. 
se non dovessero farlo me ne frega, naturalmente, meno di zero.

grazie agli uomini che ho conosciuto e che, per la maggior parte, mi hanno spezzato il cuore: senza il loro contributo non sarei in grado di capire cosa voglio, e soprattutto non voglio, da una relazione. spero che si ricordino di me come della donna perfetta al momento sbagliato.

grazie agli amici veri, quelli che hanno dato senso alla parola amore disinteressato, perché è quello che sento per loro: sono molto fortunata a conoscere tante persone che arricchiscono la mia vita quotidianamente.

grazie ai colleghi di Milano che mi hanno adottato, sorretto e sostenuto in questa folle impresa, nonostante mi conoscessero da poco: lavorare con loro è un piacere, diventare loro amica un onore.

grazie alla mia B, la sorella che non ho mai avuto, il porto sicuro dove mi infrango ogni volta che c’è il mare in tempesta: averla incontrata 16 anni fa ha cambiato la mia vita perché ha cambiato me. 
in meglio.

grazie a Magi e al suo contributo prezioso, soprattutto negli ultimi mesi: eravamo già molto vicine, ora non potrei fare a meno della sua presenza, affascinante e brillante quanto lei.

grazie a Daisy, la mia #sisterfromanothermister, esempio vivente di bellezza, intelligenza ed eleganza: la sua amicizia è sinceramente il regalo più bello che mi potesse capitare in età adulta.

grazie a Francesca: è entrata nella mia vita prima ancora che pensassi di aver bisogno di lei e non ne è più uscita, dimostrando che i legami veri superano ogni distanza.

grazie a tutti gli amici di San Candido, valore aggiunto della mia esistenza, delle serate a base di sigarette e Gin Tonic, delle confessioni più spinte e divertenti: hanno impreziosito i miei anni a Bolzano con grazia, appeal e la giusta dose di sfrontatezza di cui, ormai, sono dipendente.

grazie alla famiglia non mia che mi permette di sentirmi a casa ogni volta che la vedo, anche solo per un caffè: ci lega un filo da prima che nascessimo ed è l’eredità di cui sono più grata in assoluto.

grazie al mio ex – capo: avendomi detto che nella vita non avrei mai concluso un cazzo, mi ha dato la giusta motivazione per dimostrare che si sbagliava, e di grosso. 
ci vediamo all’Inferno, stronzo.

grazie al Nonno Franco, per avermi trattata da nipote, figlia e amica, e per avermi insegnato che il coraggio di una persona si calibra sul superamento delle sue paure: un nonno figo come il mio è una benedizione del cielo.

grazie alla Mamma, il mio punto di riferimento da sempre, colei che mi sostiene e aiuta da quando sono nata: senza il suo appoggio, a volte severo e sempre discreto, non avrei mai avuto la possibilità di studiare, cambiare, evolvermi e riuscire. 
purtroppo non riesco a esprimere a parole quanto bene le voglia e quanta gratitudine io senta nei suoi confronti.

grazie a Tod e Nucs, i miei fratelli, i veri compagni della mia vita da quando sono nati: siamo legati da un cordone ombelicale trasversale che ogni tanto si allenta ma che ci ricorda quanto siamo incredibili quando siamo insieme.

grazie ad Adri, il mio papà: mi ha insegnato a sorridere in ogni situazione, anche la più
drammatica, ha fatto di me una donna ironica che sa prendersi in giro e, cosa più importante, mi ha permesso di capire quali sono i valori della vita. 
mi manchi, Adri. ogni fottuto giorno.

grazie a tutta la mia famiglia, a chi c’è ancora e a chi c’è stato: il cocktail di sangue che mi scorre nelle vene ha fatto di me la persona che sono e che si sente una vera e propria cittadina del mondo. continuate tutti a seguirmi, come sono certa stiate già facendo: 
prima o poi, meglio poi che prima, ci si vede.

grazie a Kevin Molfetta: se non si fosse capito è la sola e vera costante della mia vita.