venerdì 23 dicembre 2011

Natale 2011


la prima cena di Natale che abbiamo fatto ci conoscevamo da poco,
alcune di noi non c’erano e, a occhio e croce, eravamo tutti belli gonfi al Settembrin.
sono passati tanti anni ma non solo. 

ci sono stati esami, caffè e aperitivi,
cene di Natale, cene di mezza Primavera, cene sul terrazzo, cene di fine sessione esami,
cene solo donne, cene di fine Estate e cene di Capodanno.

ci sono stati aperitivi fuori, apericene a casa, sul terrazzo di qualcuno o in giardino, grigliate di Pasquetta e feste a sorpresa.

ci sono stati compleanni, regali e lettere dei desideri,
ci sono stati  innamoramenti, pianti, serate in discoteca e colazioni all’alba,
trasferte in Versilia, trucchi violenti e tacchi alti,
fiori e cioccolatini, telefonate lunghissime e messaggi divertenti.

ci sono stati pigiami improponibili e serate di studio e caffè,
ci sono state vomitate storiche quando gli effetti dell’alcool erano davvero sorprendenti,
ci sono stati kebab e focaccia, fragole e panini, gelati e brioches.

ci sono state diete e partite di calcetto,
conferenze e seminari,
addii e arrivederci,
firme false sui fogli presenze e lezioni interminabili.

ci sono state vacanze, tante vacanze: Lavagna, Marilleva,
 Rodi, Santorini, Salice d’Ulzio, Pragelato.

ci sono stati arrivi e partenze,
traslochi e case nuove, chi c’è già e chi ci andrà.

ci sono state lauree, lauree specialistiche,
lavori e cambiamenti, ci sono stati cuori spezzati
e nuovi inizi, fidanzamenti e programmazione di matrimoni.

c’è stata ognuna di noi con la propria vita,
le proprie emozioni, i proprio sentimenti,
le lacrime e i sorrisi, gli amori e i cambiamenti.

c’è stata ognuna di noi,
perché vicino a ognuna c’erano le altre.

buon Natale, buon Natale davvero. 

venerdì 2 dicembre 2011

Quasi ciao 2011, é stato un piacere


Ebbene, mio caro 2011, eccoci qui...

Sei iniziato con lo strudel, l’Amarone, un bacio veloce e tutta la notte da sola.
E dopo il tuo inizio hai fatto spazio a me:
ci sono stati baci e lacrime, sorrisi e vaffanculo,
c’è stata la famiglia, la maturità di Nucs e il successo di Tod,
c’è stato il mio cuore spezzato e tantissimo sci,
ci sono state diete e anelli di fidanzamento delle amiche,
svolte importanti per me e per le persone a cui voglio bene.

C’è stata Londra e la Royal Albert Hall con la Valli e Zucchero,
ci sono state bottiglie aperte e grigliate importanti,
ci sono stati errori e rabbia, compleanni e matrimoni,
c’è stato persino un bouquet.

Ci sono state sorprese e concerti, ricette e retrocessione in B,
partenze e ritorni, scoppi di pneumatici e di risate,
ci sono stati i miei week end da sola a imparare a volare sull’acqua,
c’è stata gente nuova e c’è stata la gente di sempre,
il Lago di Garda e San Candido.

Ci sono stati tanti libri e vestiti nuovi,
scarpe e musica, ci sono stati aerei e Lexotan,
tagli di capelli, permanente e bigodini,
partite di calcio e tennis, corsa e palestra,
pattini e camminate, gamberi e sedano rapa,
vino bianco e vino rosso, prosecco e champagne. E la mia prima sciabolata.

C’è stato qualche pranzo fuori e alcuni sabato sera a sorpresa,
ci sono state cene fuori, degustazioni e scoperte,
karaoke e negroni, nuovi amici e quelli di sempre,
frutta e verdura e pappa reale,
c’è stato il Sole, la neve e la pioggia,
talmente tanta pioggia che c’è stata pure l’alluvione e il fango
che ha cercato, ma solo cercato, di rovinare la mia città.
C'é stata la morte di Amy Whinehouse,
i dvd e i filme che ho visto, le feste e la carta da regalo,
i regali a chi non se li è mai meritati, c'è stato farsi leggere le carte
e ci sono stati sogni e incubi.

Ci sono state inopportune canzoni lasciate in segreteria,
messaggi senza senso e incontri con stalker,
c’è stato piacere troppo a chi non piace abbastanza.

C’è stata la voglia di andare via e di cambiare,
e quella aspetto che resti anche per il 2012,
ci sono stati vicini di casa scomodi e ci sono stati bidoni,
c’è la voglia di migliorare e di fare un bel viaggio da sola.

Mi hai fatto crescere, ridere, soffrire e  amare;
insomma, mi hai fatto vivere.
Ma ora il mio tempo con te è quasi finito.
Grazie di tutto, ci si vede alle 23.59 del 31.12…sarò quella con il bicchiere in mano. 

martedì 6 settembre 2011

un'estate qualunque, un'estate con me


ho fatto la valigia la sera dopo aver invitato per la prima volta la mamma a cena,
ho preso la macchina, ho tenuto forte il volante quando lo squarcio della gomma l’ha fatta sbandare, e ho fatto pure un giro sul camioncino dell’ACI, cavandomela.
ho ascoltato le mie esigenze e i miei bisogni,
ho persino passato del tempo ad ascoltare il mio respiro;
ho passato le vacanze sola, felice di esserlo,
mi sono data la possibilità di passare del tempo con gli amici di sempre,
con la famiglia lontana,
e ho conosciuto persone nuove, alle quali sono piaciuta molto.
ho visto bellissimi posti e ho assaggiato novità,
mi sono appassionata alle camminate in montagna e ai mirtilli selvatici,
ho cercato di imparare un nuovo sport e mi sono levata soddisfazioni,
ho trovato un nuovo angolo d’Italia dove potrò tornare ogni tanto,
ho pensato al mio futuro, mi sono confrontata con le persone più importanti
e ho fatto le mie scelte, indipendentemente da chiunque.
ho messo la mia felicità come obiettivo da raggiungere,
come una necessità da costruire poco alla volta, senza fretta,
so perfettamente cosa voglio dalla vita ma ho rifiutato gli schemi,
perché se è vero che so quello che voglio, è anche vero che seguirò l’istinto e accetterò i fuori programma.
non ho ricominciato a fumare dopo di lui, e questa è stato quasi più duro di smettere in certi momenti,
ho continuato a correre, ho tolto lo zucchero dalla mia vita e al suo posto prendo le alghe,mi è stato addirittura diminuito ancora l’eutirox
e ho trovato una nuova, e perfetta, dieta.
ho comprato libri e vestiti,scarpe e verdura, ho detto tantissimi no
e ricevuto molti complimenti.
ho ascoltato tanta musica,
ho pianto ogni tanto e ho sorriso molto spesso,
ho preso qualche aperitivo e ho cucinato per me,
ho rotto persino il suo bicchiere per sbaglio
e ho deciso che non mi accontenterò di nessuno, che sono felice così.
ho raggiunto l’equilibrio proprio quando il mondo mi é crollato addosso,
ed è per questo che sono serena e consapevole di me.
mi sono emozionata quando mi è stato chiesto di fare da testimone alla mia amica,
ho programmato un sacco di viaggi, tra Istanbul d’autunno e Ibiza in primavera,
programmerò molte fughe dai miei fratelli (sì, Nucs ce l’ha fatta),
fino a quando non riaprirà la stagione al Lago e ricomincerò da lì.
ho recuperato un rapporto famigliare che sembrava esaurito,
ho ascoltato tanto e parlato di più,
ho apprezzato alcuni consigli perché certa fossero sinceri. 
ho pensato di andare via.
ho pensato a lui, gli ho scritto mail e messaggi,
ho risposto ai suoi, ho desiderato essere lì,
l' ho sognato e a tratti non l' ho sopportato,
ne ho parlato quando mi è stato chiesto perché ho fatto le vacanze da sola,
ho pensato  a come eravamo felici quando eravamo a letto insieme,
avrei voluto parlargli molto più di quello che ho fatto, 
avrei voluto ascoltare molte più parole.
ma io non posso stargli legata,
per quanto non riesca a  immaginare, al momento, di avere da un altro quello che mi ha dato lui,
per quanto la mancanza fisica  a volte diventi quasi dolorosa,
io non posso.
voglio di più dalla mia vita,
ora che so che può essere quasi perfetta.
voglio essere amata, non importa come, ma lo voglio.
è vero, forse continuo a pensare, magari sbagliando, che lui sia quello giusto,
ma io lo sono di più.


martedì 31 maggio 2011

Londra?



La paura dell’aereo e un numero di telefono in più in rubrica,
l’amica di sempre che ti aspetta a Liverpool Street, tuo fratello bello e incravattato e la merenda con Bellini e torta di mele,
casa dolce casa (sua), una produzione particolare targata Lanzoni, il pesto della mamma, chiacchiere e parole e Champagne sul tetto,
risate e commenti, bellini e carpaccio (perché almeno un cliché è doveroso),  vino e vino e dolci e montenegro, perché quando si cena con la Valli si finisce sempre così.
Clubbing targato anche un po’ San Candido, bottiglie e maledetti vodka tonic e la botta del giorno dopo curata con un pranzo all’italiana,
tuo fratello che non è più abituato a bere, vedere il Tower Bridge dalla Vespa pensando di spiaccicarti a ogni curva contro un bus,
respirare una finale di Champions e vedere macheda e maccarone, accennare del casino con i tifosi del Manchester e pensare alla tua Wembley di 19 anni fa,
Notting Hill, vip experience e commenti e risate da avere mal di pancia, Champagne e Zucchero, emozioni e sudore, bellini e doppia cena e infiniti montenegro, dire a un arabo “I’m very proud of him” dopo che hanno parlato bene di tuo fratello, che comunque rimane un gran cazzone,
e london by night ancora in Vespa,
fiori e parchi e artisti di strada, negozi aperti di domenica, pranzo in famiglia ad acqua, e questa sì che è una novità,
Brick Lane e birra, raggae music e gin tonic, bagel e corona, Genova e Novi Ligure,
non avere più paura di volare.

Andare a Londra, avere un fratello che ti manca un bel po’ e ti fa stare eccellentemente
E una sorella con cui stappare Champagne.

sabato 2 aprile 2011

sbagliato per sbagliato, la prossima relazione sarà con un Negroni

mi manchi, come forse non credevo fosse possibile potesse mancare così una persona.
di te manca l’odore, il sapore e il sospiro di quando eravamo vicini 
e manca il suono della voce, lo sguardo e il sorriso di quando eravamo con il resto del mondo. manca sapere di averti, manca umberto e carolina, manca il messaggio a sorpresa o quello tanto aspettato.
manca sentire che mi vuoi e che mi desideri e quell’illusione di essere tua, 
quella sensazione di essere giusta per te e la certezza che tu fossi giusto per me.
mi manchi quando succede una cosa che mi fa pensare a te, a noi,  quando ascolto una canzone, quando leggo il titolo di un libro;
mi manchi quando vorrei vederti, parlarti o anche solo pensarti. 
mi manchi perchè ti sogno troppo spesso.
mi manchi perchè voglio mancarti, perché sono innamorata di te, come forse non lo sono mai stata di nessuno, come "quando succede è proprio diverso".
ma sai cosa manca di più? 
le parole che non mi hai scritto, il regalo mai ricevuto, il ballo che non abbiamo mai fatto.
manca il compleanno che non ho festeggiato con te, manca quella volta che non mi hai fatto assaggiare la lingua;
manca il non avermi fatto entrare completamente nella tua vita e una prospettiva comune.
manca quella volta che non mi hai accompagnata a cena con gli amici e manca che nessuno sapesse della mia esistenza, la volta che non mi hai chiesto di dormire da te, la colazione insieme, i miei cereali nella tua cucina perchè "non si sa mai" e quel cuscino in più nel letto della casa nuova.
mancano le volte che non hai detto di essere impegnato e di esserlo con me, manca la foto che non abbiamo mai fatto e quella tua che non ho;
manca un gesto d’affetto in mezzo agli atri.
manca il giro in moto che volevo fare, il concerto di max pezzali che non vedremo, 
vedere un posto nuovo anche attraverso i tuoi occhi. 
manca non avere avuto la possibilità di spiegarmi, di ascoltarti, di guardarti negli occhi.
manca il tuo non volerci dare una chance. 

manca decidere insieme di continuare il nostro sogno dell'inizio, perchè quando due persone come noi si incontrano devono tenersi.
mi manca non aver avuto la possibilità di scegliere noi.
e anche se adesso fa così male, anche se non capisco,
averti dato tutta me stessa rimane l'idea più brillante che abbia mai avuto
e tu resti la miglior cosa che mi sia mai successa.
C.
non sentirti in colpa. 
semplicemente, io non conosco altro modo di amare.