giovedì 10 marzo 2016

le parole che non dico più

non dico ti amo da 5 anni. 

non dico ti amo da 5 anni perché l’ultima volta che l’ho detto è rimasta una frase così sola e  appesa a un filo di nulla che mi ero promessa di riflettere con molta attenzione su chi gratificare gratuitamente con quelle parole, 
perché un conto era innamorarsi di uno stronzo e un conto era dirglielo 
o perché l'avevo sostituito con un sonoro ti odio pensato in silenzio. 

non dico ti amo da 5 anni perché probabilmente non mi sono sentita del tutto a mio agio con gli altri uomini della mia vita, 
perché sono certa che quella volta che mi è stato detto e ho risposto “grazie” ha determinato il mio karma
o perché sono convinta della regola non scritta per cui un uomo debba dirlo per primo ed evidentemente non mi è andata così bene.

non dico ti amo da 5 anni perché forse non sono stata così coraggiosa da mettere volontariamente in fuga chi se lo sarebbe sentito dire, 
che chissà, magari non avrei perso tempo ad aspettare chissà quale segnale da una persona che non voleva farsi lasciare segni da me
o probabilmente perché ho confuso l’amore con un momento di bisogno in un giorno di dolore prima di una notte di mezza estate. 

non dico ti amo da 5 anni perché a quelle due parole dò un peso specifico così potente che non mi sento di regalarle al primo che mi fa venire i brividi, 
perché c’è una precisa dimensione dell’amore che si può esprimere solo a parole, quelle parole che non possono essere spese per ogni storia 
o perché di solito prima di dirlo lo scrivo e prima di scriverlo lo sogno di notte. 

non dico ti amo da 5 anni e non me lo sento dire da 6.

forse chiederete come sia possibile; 
non so, ma è proprio così e francamente me ne infischio.