lunedì 25 maggio 2020

91 giorni

sono passati 91 giorni da quando mi sono svegliata a casa, quella vera, 
convinta di farmi una settimana o due di comodo smart working senza colpo ferire. 

91 giorni di eventi, compleanni e regali, 
di andrà tutto bene, di assurde vicinanze e di telefonate intense, 
di pensieri contorti, ritmi trasformati e nuovi valori. 

91 giorni di mancanze, silenzi e assenze, 
di presenze, persone costanti e sorrisi, 
di non voler svegliarsi perché se dormo non sento le notizie, di mangiare più pasta che mi è sempre mancata e di fuori c'è il sole e magari mi abbronzo. 

91 giorni di intolleranza, emozioni e rabbia
di nuove speranze, nuovi insegnamenti e nuove regole, 
di nervosismo verso il prossimo, di bisogno di routine e di Bergamo nel cuore.

91 giorni di caffè isolati, pranzi muti e pause sigaretta solitarie, 
di video chiamate, di riunioni frizzate e di brief da lontano, 
di non scegliere come vestirmi, forse solo se truccarmi e caso mai sotto sto in pigiama

91 giorni di pensieri, futuro e incertezza, 
di camminate limitate, spese eterne e obblighi inconsueti, 
di piccoli essere deliziosi che portano gioia con un grido, di gesti soffici dati e ricevuti, di consapevolezza di essere fortunata. 

91 giorni di scatti, scritti e canti,
di sonni tormentati, aperitivi riusciti e uova poché a pioggia, 
di cambiamenti forti, di abbronzature da muratore e di poter contare su molte persone. 

91 giorni a capire ancora di più che l'amore è amore, 
come del resto ho sempre sospettato.

91 giorni che hanno cambiato per sempre quello che eravamo prima.

però il Negroni ha lo stesso sapore di sempre: 
allora chissà... magari anche il dopo non sarà poi così male. 







domenica 17 maggio 2020

ci pensate anche voi, al prima?

dico, ci pensate anche voi al prima ora che forse le cose torneranno a una strana normalità, per voi e per tutte le persone a cui volete bene? 

ci pensate se invece, sfortunatamente così non fosse - o non del tutto - a quanto siano stati duri questi mesi per chi sa che non potrà più abbracciare chi gli era caro, e a quanta fatica si sia provata a vivere alcune emozioni a distanza? e a chi eravamo prima, tutti noi?

ci pensate a come siamo cambiati, piano piano, ogni singolo giorno della nostra vita? 
alle priorità che abbiamo rivisto di colpo, talvolta impreparati ad accoglierle nonostante così tanto sicuri di noi stessi?

ci pensate a come era facile abbracciarsi, bere dallo stesso bicchiere e ridersi addosso, ora che ancora non sappiamo quando sarà possibile farlo davvero di nuovo? 
e al peso di ogni abbraccio non dato, di ogni bicchiere non condiviso e di ogni sorriso trattenuto?

ci pensate al primo bacio che avete schioccato a una persona che non vedevate da mesi, al cuore in gola e all'emozione trascinante rispetto a quanto fosse così normale e ordinario farlo? e, rispetto a prima, non trovate più magia?

ci pensate a come avete affrontato la lontananza, la paura, la solitudine e la voglia di dare? 
ai mezzi che prima odiavate, come foto di piatti e videochiamate, che vi hanno permesso di non impazzire mentre il mondo chiariva il nostro miserrimo ruolo nel corso della storia?

ci pensate a come era facile scoraggiarsi di un nulla, chiudersi in silenzi profondi, starsene a casa senza salutare e non pensare agli altri? e a come questo sia cambiato travolgendo le nostre vite, vista la voglia di conoscersi, uscire e condividere? 

ci pensate a quando avete iniziato a stabilire che se esco, lo dico che a chi mi è vicino serve qualcosa forse, o magari chiacchiero un po' con lui o lei che è da solo o sola e chissà, se va bene offro un bicchiere di vino?

ci pensate a quante cose fossero scontate, come attraversare una regione per un pranzo e un abbraccio, tenere tra le mani un neonato e stringere forte le persone che ami? 

ci pensate a quanti regali, dediche e pensieri ci siamo fatti in questi mesi di paura, incertezza e distanza dimostrando il meglio di noi stessi, quello che a volte non viene fuori mai?

ci pensate a quando la vita era più facile e si potevano mangiare anche le fragole?
ma ci pensate che forse, ora, siamo un po' tutti migliori, consapevoli e altruisti? 

ci pensate a quello che non daremo mai più per scontato come prima e come spero faremo dopo?
io sì. soprattutto le persone.