lunedì 20 marzo 2017

dialogo immaginario che prende spunto da dialogo realmente accaduto e che forse un giorno diventerà vero

- sai che penso spesso all'altra notte? 
- sai che ci penso spesso anche io? ma dico davvero... 
- davvero. 
- credo che continuerò a pensarci ancora, tanto a te non dà fastidio, no? 
- assolutamente, anzi. 
- va bene, allora ci penserò ancora spesso. farò proprio così. 
- beh, puoi continuare a pensarci fino alla prossima volta. 

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- quindi, quando facciamo un'altra notte alla quale poi penseremo tutti e due molto spesso e ce lo scriveremo ogni tanto? 
- la facciamo presto quella notte alla quale penseremo tutti e due molto spesso e ce lo scriveremo ogni tanto. 
- e se la facessimo oggi quella notte alla quale penseremo tutti e due molto spesso e ce lo scriveremo ogni tanto? 
- facciamola ora quella notte, anche se è giorno. 

martedì 14 marzo 2017

se mai, se mai, se mai

se mai dovessi morire, 
e mi auguro non tanto presto che ho ancora un sacco di cose da fare, 
si sappia che lascerò molto poco: probabilmente una macchina, 
le boiate che ho scritto in questi anni e la maglia di Cassano originale con dedica 
(che i gioielli, porcaputtana, me li hanno rubati tutti). 

se mai dovessi morire, 
e mi auguro non tanto presto che ho ancora un sacco di cose da fare, 
vorrei avere il tempo di scrivere due righe alle persone che mi hanno colpito, 
a quelle che ho amato e a quelle che mi hanno cambiato la vita, in qualsiasi modo ci siano riuscite. 

se mai dovessi morire, 
e mi auguro non tanto presto che ho ancora un sacco di cose da fare, 
mi piacerebbe avere un giorno di avviso per poter mangiare un kg di focaccia, facciamo due, 
bere champagne in abbondanti quantità e mettere un post su instagram-collegato-a-facebook con hashtag ciaone. 

se mai dovessi morire, 
e mi auguro non tanto presto che ho ancora un sacco di cose da fare, 
sia chiaro a tutti che non lascerò i miei vestiti e le mie scarpe ad alcuno, 
che mi giocherei fino all'ultimo secondo possibile il mazzo di vaffanculo ancora taciuti e che, nella perfetta incoerenza con quanto scritto qualche riga fa, preferirei non saperlo prima per non dovermi preoccupare di capire a chi cazzo affidare le persone a cui voglio bene. 

se mai dovessi morire, 
e mi auguro non tanto presto che ho ancora un sacco di cose da fare, 
chiedo a chi di dovere di predisporre mazzi di fiori in abbondanti quantità e mastri sciabolatori al passaggio di me (ho pur sempre un ego smisurato da celebrare), 
di affittare un attore con voce profonda che legga l'elogio che mi scriverò da sola - non per mancanza di fiducia negli altri, anzi: sì - e di organizzare una festa figa, di quelle che poi se ne parla per anni ridendo a crepapelle. 

se mai dovessi morire, 
e mi auguro non tanto presto che ho ancora un sacco di cose da fare, 
cercate di stare allegri, che sono certa io lo sarei, 
non azzardatevi a dimenticarmi ma soprattutto, qualsiasi cosa accada, non prendete iniziative sulla mia foto da divulgare, è già stata selezionata parecchi anni fa. 

se mai dovessi morire, 
e mi auguro non tanto presto che ho ancora un sacco di cose da fare, 
vorrei che pensando a me si dicesse "Carolina, quella giovane ragazza che vide Gasperini ad Arenzano e non poté fare a meno di dirgli sei una merda".