venerdì 17 ottobre 2014

a ruota libera

tra i vari casi umani che ho avuto il dispiacere di incrociare, 99% dei quali il mio pregevole subconscio ha rimosso per sempre,
c’è il tizio che ha pensato di farmi sentire everyday mettendomi le cuffie nelle orecchie per conquistarmi; 
la cosa di per sé non sarebbe gravissima peccato fossimo in una gremita piazza delle Erbe di Genova. 
la sgradevole sensazione di essere inconsapevole protagonista di uno scadente film di Moccia e lo sgomento seguito alla candida confessione del soggetto “sai, l’ultima volta che mi sono innamorata di una donna ho poi scoperto fosse una prostituta” ha fatto sì che quell’appuntamento fosse anche l’ultimo. 

non sono mai stata un’insensibile: da piccola salutavo persino la cacca prima di tirare la catena. 
in effetti anche ora saluto merde, ma questa è un’altra storia. 

di norma non invidio le persone, cosa di cui ho ampiamente parlato con un post di dubbio interesse (l'invidia e l'insonnia).
ieri però ho invidiato indistintamente 3 categorie di donne: 
- quelle che “mangio e bevo quello che voglio, sai ho un metabolismo incredibile” 
oppure hanno a che fare con una gloriosa fase ipertiroidea (godetevela, dura poco). 
- quelle il cui unico merito è stato impalmare uno stronzo con i soldi, il cui unico compito è mantenersi in forma 
e il cui unico obbligo è soddisfare lo stronzo di cui sopra. 
- quelle che bevono spritz alle 13 perché non hanno un cazzo da fare. 

non importa quanto tu ti senta indipendente e forte: se un ragno enorme ti entra in casa, 
diventerai schiava dei suoi movimenti, penserai seriamente di andare a dormire in albergo, 
ti verrà la tentazione di chiedere aiuto al vicino di casa cingalese 
e ti maledirai per non essere stata capace di tenerti uno stronzo qualsiasi che vivesse con te. 
la strategia adottata per il suo omicidio, soprattutto se vincente, 
accrescerà però le proporzioni del tuo ego. 

tra i vari casi umani, ecc... capitolo secondo, 
vanto la presenza di un personaggio così strambo da sembrare mitico 
o da intendere come il frutto della fantasia di una mente malata. 
separato da meno di un anno,  ha scelto la parabola del figliol prodigo per colpire la mia attenzione (o forse catechizzarmi, chi può dirlo); 
non pago di questo errore di valutazione, ha fatto intendere che la sua allergia ai solfiti e di conseguenza la sua impossibilità a bere qualsiasi tipo di alcolico fosse un regalo del cielo. 
la maniacale conoscenza della Bibbia (di per sé innocua ma forse non lo strumento migliore per approcciare una donna come me) 
una vita futura a base di acqua perché non vorrai mica bere no? (qui la faccenda è davvero seria)
e la deprecabile scelta di chiamarmi il giorno dopo la prima-diventata-subito-ultima uscita lasciandomi una canzone dei Pooh in segreteria (le proporzioni della gravità della situazione sono un crescendo rossiniano)
mi hanno spinta a prendere le distanze dal soggetto.
la sua esagerata reazione, condita da parecchi errori di ortografia, 
è stata per mesi oggetto di scherno dalla sottoscritta e dalle sue amiche. 

se inizi un messaggio scrivendo "forse sono l'ultima persona che vorresti sentire
non capisco cosa possa essere intervenuto tra il tuo cervello, 
così abile a elaborare questa presa di coscienza
e la tua mano, 
così stronza da ignorare deliberatamente quanto ammesso. 
visto però che sono una persona migliore di quanto si possa pensare, 
che riesco a vedere sempre il meglio nel prossimo
e che ho riconosciuto in quelle quattro righe un intento non nobile ma accettabile, 
grazie lo stesso. per questa volta. 

personal trainer che mi fai complimenti sul mazzo che mi faccio, 
mi inciti come se fossi all'angolo di un ring
e concludi dicendo sei pure dimagrita
anche se sei un bugiardo e probabilmente menti spudoratamente, continua ti prego. 

se tutti gli oroscopi che leggi parlano di un grande momento per la vita sentimentale 
ma tu passi le serate a guardare cagate in tv, 
lo spread tra la vita astrale del tuo segno e la tua vita reale dovrebbe iniziare a preoccuparti. 

troppi cazzi per la testa? rilassati. 
finché non li hai nel culo va tutto bene. 
buon week end. 


5 commenti:

  1. “sai, l’ultima volta che mi sono innamorata di una donna ho poi scoperto fosse una prostituta”
    genio.

    comunque era da un po' che non ti leggevo, mi sono rimesso in pari e ho trovato fantastico questo post carico di cattiveria sulfurea. mi raccomando per il tuo bene letterario metti poco per volta da parte un po' di bastardaggine, conservala in un angoletto del tuo animo e poi sputala fuori tutta insieme.

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  2. a volte penso di avere un dono particolare, peraltro non richiesto, nel raccattare certi personaggi.

    grazie per il fantastico e sì, non temere: sarà mia premura vomitare scempi collezionati in qualche settimana in un post unico

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  3. non fraintendermi però: non vorrei mai anteporre il tuo bene letterario al tuo bene sentimentale, per cui non (mi) ti stavo augurando di non incontrare ancora altri casi umani; ma solo, se per caso sventuratamente ne incontrerai altri, dacceli in pasto qui. che poi alcuni casi umani ci danno anche qualche soddisfazione, almeno all'inizio, per esempio er viperetta ;-)

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  4. *[...] non ti stavo augurando di incontrare [...]

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  5. Nessun problema! Purtroppo a certi personaggi piaccio particolarmente, sarà il karma (ammettiamolo, a volte un po' stronzo).

    Vedrai che non mancherò di farti ridere delle mie avventure a breve... Ecco, spero di non avere a che fare mai con un tizio simil viperetta... Mi basta avere fenomeni del genere come presidente!

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