mercoledì 18 marzo 2015

pezzi di attualità

non scrivo mai di attualità non perché non mi interessi, non perché non abbia un’opinione sulle cose, ma solo perché penso che: 
a. non fregherebbe un cazzo a nessuno, 
b. spesso non so analizzare i fatti con informazioni complete perché e informazioni complete sono difficili da reperire e io ho un lavoro che mi assorbe, 
c. non frega un cazzo neanche a me di far sapere come la penso su certi argomenti. la penso e basta. 

ultimamente però sono successi fatti che mi obbligano a fare considerazioni assolutamente inutili anche solo per me, quindi figuriamoci per gli altri. 

i genitori di chi tira i sassi contro le macchine in autostrada andrebbero presi e riempitidi sberloni. 
perché quando un gruppo di coglioncelli cerca di uccidere senza la minima cognizione di caua, o si tratta di una malattia innestata dagli alieni, l'ISIS o un pazzo genio del male, o il 90% della colpa è di chi ha fatto l’errore di metterli al mondo. 
io sono uscita illesa da un incidente causato da un coglione e, per quanto avrei avuto voglia di averlo per le mani, ammetto la differenza, cioè l'intenzione.
detto questo, ringrazio sentitamente il ritorno in auge della pratica proprio ora che, dopo 2 anni di assenza dall’A7, mi appresto a tornare protagonista. 

la cosa che mi stupisce più della questione Parma, oltre all’insulso ruolo della federazione giuoco calcio, istituzione che a seconda dei casi risulta inutile, spregevole o gaffeuse, è come nessuno si sia reso di come la faccia, il modo di parlare e quello di camminare di Manenti potesse portare solo guai. non bisogna essere Cesare Lombroso per capire che si farebbe fatica persino ad affidargli un cane per quei trenta secondi necessari ad allacciare le stringhe ribelli delle scarpe da ginnastica. 
oddio, se ci penso bene la cosa più sbalorditiva è che nessuno gli abbia ancora assestato un bel cartone in faccia. 

dolce & gabbana hanno tutto il diritto di dire quello che pensano, esattamente come chiunque altro. e se questo significa che courtney love bruci i di loro vestiti o Sir Elton John si senta di dire la sua, gran chi se ne frega. 
mi interessa solo che courtney non dia fuoco al vestito bianco del video malibù. 

ieri sono disgraziatamente inciampata su alta infedeltà, deprecabile trasmissione pubblicizzata con una lettera in italiano stentato scritta al corriere della sera (che si è colpevolmente prestato a questa buffonata ma sono del settore, so quanto sia importante vendere una pagina interna per un giornale nazionale), così finta che sembrava una risposta di una mamma a una letterina per Babbo Natale (di cui ne fa le veci). 
ebbene, io spero che chi racconta le proprie torbide storie in tivù mettendoci pure la sua faccia da pirla, sia davvero ben pagato perché qui siamo oltre all’ostentazione di casi umani, storie patetiche e lacrimi facili. 
qui c’è lo sputtanamento vero, quello che toglie al telespettatore persino la soddisfazione di giudicare dalla comoda poltrona con il poggiapiedi elettrico i protagonisti con epiteti che vanno dal rincoglionita allo stronzo, passando per un necessario troia:  fanno tutto loro, con dovizia di particolari.  

in merito alla ragazzata fatta dagli olandesi a Roma apro una breve parentesi, nonostante possa essere tacciata di razzismo; ho sempre considerato la maggior parte dei belgi, lussemburghesi e olandesi popolazioni assolutamente inutili (di questi ultimi apprezzo certamente Van Gogh, Gullit e i Frank De Boer che sbagliò ben due rigori durante gli europei del 2000). 
evidentemente come me la pensano anche le forze dell'ordine italiane che invece di "accoglierli" come spesso fanno con i tifosi loro connazionali, non li hanno neppure considerati. 

voglio dire un'ultima cosa prima di congedarmi con la consapevolezza di non voler trattare altri argomenti, che se no lo farei di lavoro o finirei per annoiarmi mortalmente da sola, ma un'ultima cosa la voglio dire: la Sampdoria ha vinto a Roma e il genoa ha perso in casa con il chievo. gasperini vaffanculo. 

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