mercoledì 15 agosto 2018

Genova del mio cuore.

lo sappiamo che chiunque di noi poteva essere su quel ponte. 
per andare al mare, per tornare da altrove, per salutare una mamma con un pranzo prima delle ferie. 

lo sappiamo che chiunque di noi poteva avere qualcuno su quel ponte. 
un amico sincero, un amore lontano, una figlia che doveva sbrigare commissioni. 

lo sappiamo che chiunque di noi poteva passare sotto quel ponte. 
per andare a un pranzo in altura, per un giro all'Ikea, per lavorare anche il 14 di agosto. 

lo sappiamo che chiunque di noi che vive, e che non ha perso nessuno, sa di essere fortunato. 
ci siamo riconosciuti ieri, noi fortunati, ci siamo riconosciuti dallo stesso sguardo: incredulo e straziato. 
e fiero. 

lo sappiamo che le ferite di questa città sono le ferite nostre. 
piangiamo, allora. piangiamo e vogliamoci bene, noi che siamo fortunati. 
piangiamo e stringiamoci forte e facciamo arrivare un abbraccio a chi ha perso tanto, 
a chi ha perso tutto. 

è il momento delle lacrime, è il momento del dolore e, più che mai, 
è il momento del silenzio. 






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