- benvenuta nella tua trasmissione chattofonica preferita, per l'occasione in forma brevissima causa ferie estive.
partiamo con un bel dito medio per acclimatarti?
- fanculo a te, amico mio.
- amico? ma per cortesia.
comunque come stai? che fai?
- guarda, capiti a fagiolo perché ho in mente un grande progetto editoriale.
- e 'sti cazzi?
dovresti conoscermi a sufficienza per capire che di queste cose non me ne frega una beata minchia.
- senti invece, è geniale.
sono una che nella vita ha raccattato, e talvolta amato, tanti di quei casi umani che la metà basterebbe: su questo siamo d'accordo, vero?
ecco, perché non catalogarli tutti in un libro specificando, con dovizia di particolari, le loro poche e trascurabili qualità?
- bella cagata, complimenti.
- sostienimi, perdio.
comunque lo farei in forma anonima che sì, io sono una stronza ma forse non fino a questo punto: sarebbe scorretto rovinare le nuove vite che essi si sono costruiti, smascherare chi era impegnato o, banalmente, dire quante volte ho dovuto fingere con qualcuno di loro.
- Carolina, anche se tu usassi un nome arabo e scrivessi il libro in tedesco, capirebbero tutti che sei tu e di chi parli: tu non hai raccattato semplici fenomeni da circo.
tu hai scelto di avere a che fare con dei profili talmente precisi, per professione, attitudini varie e orribili caratteristiche che sarebbe impossibile non riconoscerli.
chiaro, no?
- ottimo, grazie.
buon proseguimento di ferie, stronzo.
- lieto di averti schiarito le idee, puttanella.
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