martedì 22 aprile 2014

bisogni primari e bisogni secondari

alle elementari insegnano che esistono due tipi di bisogni, 
i bisogni primari e i bisogni secondari. 

i bisogni primari sono quelli la cui soddisfazione è necessaria per vivere,
mentre i bisogni secondari sono quelli il cui raggiungimento non determina il continuo dell’esistenza.
una classificazione che non mi disturberebbe affatto se non ci fossero esempi a rovinare tutto. 

ben inteso che tutti hanno bisogno di bere, mangiare e dormire, 
il resto non è secondario. non sempre. 

c’è chi ha bisogno di ricevere telefonate amorevoli e complimenti forzati, 
di mangiare dolci la sera e bere vino la mattina
e di litigare per futili motivi. 

c’è chi ha bisogno essere al centro dell’attenzione e di mentire per mostrare il meglio di sé, 
di fare un viaggio lungo solo per dividere qualche ora con persone speciali
e di rilassarsi da solo, in silenzio, provando a non pensare.

c’è chi ha bisogno di sentirsi dire ti amo un centinaio di volte al giorno, 
di essere preso per mano per strada per mostrare di non essere solo
e di far sapere agli altri che una persona è solo sua. 

c’è chi ha bisogno di un abbraccio tanto forte quanto improvviso, 
di ricevere una lettera a sorpresa che parli di qualcosa che non si riesce a dimenticare
e di scrivere mail solo per dire io ti penso. 

c’è chi ha bisogno di piangere per svuotarsi di tutto così poi si può riempire di vita, 
di fumarsi una sigaretta per non pensare a una cosa triste
e di andare in palestra fino a non sentire più gambe, cuore e pensieri. 

c'è chi ha bisogno di tradire per sentirsi meglio, 
di nascondere quello che prova per paura di rovinare tutto
e di ricevere una conferma, anche piccola, per sapere se va tutto bene. 

insomma, ognuno ha i proprio bisogni e quelli che per una persona sono solo cose senza alcun valore,per altri sono importanti quanto respirare. 
questione di prospettive. 

crescendo, giorno dopo giorno, ho capito che il mio bisogno più grande è quello di essere felice; 
per soddisfarlo sono disposta anche a non dormire, mangiare meno e, se necessario, farmi male per un poco. 

io felice sono il mio bisogno primario; 
il resto è secondario. 

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