martedì 10 settembre 2013

il mio spaziotempo

mio zio Federico ha sempre sostenuto che la nonna Luisa non avesse ben presente lo spazio-tempo. 

io, che da lei ho ereditato sorriso, colore degli occhi e parte del mio carattere, 
mi sono scoperta simile anche in questo, 
calcolando lunghezza, larghezza e profondità in maniera tutta mia
e lasciando perdere l' orologio per segnare il tempo. 

insomma, lo spazio che ultimamente ho misurato
é stato quello che ho trovato in una casa non mia, 
quello occupato da gamberi crudi su un piatto e da un festone sul muro,
quello di una canzone ascoltata a chissà che ora della notte, 
che sembra non avere un posto tutto suo, ma se ci pensi bene invece ce l'ha. 

é stato lo spazio della parte del letto dove mi sono addormentata, 
di due negroni un po' troppo forti su un tavolino bevuti alle otto di sera quando il cielo ha quel colore così strano, 
della borsa troppo piccola dove non mi stavano le sigarette, 
di quello che tra due persone sembra troppo anche se si é già vicini
e di risate così forti da sembrare ingombranti, ma che in realtà sono talmente vere da essere leggere. 

e poi il tempo scandito in momenti, 
per esempio quando vedi che c'é qualcuno ad aspettarti quando scendi dal treno,
quando ti cadono gli occhiali da sole dal motorino in corsa e incredibilmente si salvano,
quando due bicchieri di vino si toccano per brindare, che anche se non sai bene a cosa sei così felice che non smetteresti mai di sorridere
e quello che si prende tutto il tempo di cui ha bisogno perché non vuole passare mai. 

il momento che guardi una persona così da vicino che ti vengono le vertigini,  
quello che vorresti replicare all'infinito ma poi pensi di no, perché se no non sarebbe così bello e intenso e vostro
quello quando ti rendi conto di aver bevuto un po' troppo ma tanto questa volta fa parte del gioco
e quello che vola via troppo veloce e lascia dietro di sì un profumo nuovo. 

ok, lo so, non sono Einstein. 
lo spazio ha le sue dimensioni che non includono quello che non si può misurare,
il tempo passa alla stessa velocità di sempre senza che niente lo riesca a fermare. 

é che se riesco a misurare la distanza tra Genova e Bolzano in centimetri
e a trasformare le ore in attimi, 
la legge della fisica, per quanto mi riguarda, non esiste più. 

Nessun commento:

Posta un commento