mercoledì 2 ottobre 2013

Genova a Bolzano

Genova a Bolzano é una fascia tricolore che ti aspetta in stazione, 
la focaccia che ha viaggiato per farmi fare colazione e il pesto che lo ha fatto per ricordarmi di dove sono, 
e un aperitivo tirolese prima di uscire di casa, 
che non importa cosa si mangia, importa come si vive. 

Genova a Bolzano é ridere con gli amici e farlo ancora di più quando si é soli, 
dormire 1 ora e mezza e non sentire fatica,
perdersi in una città perché si decide di passare per scorciatoie per la prima volta in un anno e mezzo di residenza.  

Genova a Bolzano é cadere miseramente al suolo per colpa di una valigia a casa e di una sedia al ristorante, 
decidere di andare a camminare per poi trovarsi a bere un po' di chardonnay e fare merenda
e improvvisare un karaoke con l'iphone alle 5 del mattino sorseggiando vodka tonic. 

Genova a Bolzano é la selezione delle foto migliori, perché si sa che su certe cose non transigo, 
essere inspiegabilmente odiata da una cameriera di un posto bellissimo e cercare di far finta di niente, 
dire con una certa cattiveria che questi 5 cent li tiro al tipo

Genova a Bolzano é lo spritz della domenica e la spesa per la cena, 
la voglia di giocare a cirulla ma non avere abbastanza carte in nessuno dei tre mazzi a disposizione,
una birra sul letto mentre si ascolta Aldebaran e si fanno congetture su Nico Di Palo. 

Genova a Bolzano é un krapfen comprato la  mattina per chi può ancora dormire, 
un biglietto lasciato sul tavolo e uno lasciato sul comodino,
riacquistare l'accento della tua città perché parli con chi, come te, ce l'ha. 

Genova a Bolzano é il tempo che trascorre in un attimo perché troppo bello per fermarsi, 
la realtà che supera ogni tipo di aspettativa 
e un'emozione che non smette di crescere perché si nutre di passione. 

Genova a Bolzano sono quattro occhi che si guardano e si scambiano qualcosa, 
anche quando sono nascosti dagli occhiali da sole, 
due sorrisi che non si spengono mai, 
anche quando dormono,
e due pensieri che si intrecciano perché si riconoscono, 
anche quando quest'incontro di idee può diventare pericoloso. 

e poi ci siamo noi che siamo un terzo, un terzo e un terzo, 
un po' come il Negroni.  

roba forte e per pochi. 

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