lunedì 18 agosto 2014

il cassetto di Pandora

come molte persone, anche io ho un cassetto dove per molti anni ho buttato un po' di tutto; 
stamattina, dopo una lunga e riposante dormita, 
ho deciso di aprirlo, 
trovando di tutto. 

ho trovato biglietti scrittimi da un fidanzato di molti anni fa, 
lettere sorprendentemente belle, alcune così rancorose che le parole sembravano uscire fuori dal foglio, che non ho avuto mai il coraggio di spedire, 
tracce di un'improbabile, quanto intelligente, corrispondenza epistolare con un amico. 

ho trovato pagelle in ordine sparso, alcune delle quali mi hanno fatto vergognare, 
un compito di matematica firmato da me e mai consegnato alla prof., voto 4.5
e il glorioso libretto delle assenze di 5^ superiore, quando potevo entrare quando volevo senza dare troppe spiegazioni. 

ho trovato foto di vacanze con gli amici, che mi hanno fatto venire parecchia nostalgia, 
di famiglia a qualsiasi anno della mia vita, che trasudano tenerezza
e immagini di una vecchia storia d'amore. 

ho trovato il passaporto, che ritenevo perduto per sempre, 
una scatola di sigarette colorate, che mi facevo comprare ogni volta che qualcuno andava a Londra, 
e la tessera elettorale di quando vivevo a Genova, talmente poco compilata da farmi sentire una traditrice dello Stato. 

ho trovato biglietti ricevuti nelle grandi occasioni (compleanno, laurea, momento difficile)
l'ultimo che mi scrisse la nonna, con una calligrafia incerta ma dolcissima
e quello del papà che per farmi gli auguri si inventò una canzoncina "il Natale se n'è andato, sì va beh, ma con Pinato", che ogni volta che lo leggo rido e piango insieme. 

ho trovato assurde lettere, catalogate con imbarazzante precisione, elaborate da una giovane mente malata che abusava di modi di dire senza il minimo senso, 
dedicate a un qualche amore adolescenziale e, 
grazie a Dio, rimaste in buste chiuse con sopra il nome del destinatario. 

ho trovato la lettera di referenze scritta per me dall'Ambasciata d'Italia a Berlino, 
una marea di curricula in buste affrancate e mai spediti (cosa diavolo avevo nella testa?)
e appunti sul caso Russel studiato per l'esame di Diritto Internazionale. 

insomma, è stato bello ripercorrere attraverso tutto quel ciarpame momenti salienti, 
o completamente inutili, di tutto il mio percorso. 

sono rimasta lì, commossa, divertita e in alcuni casi sorpresa da me stessa, 
fino a che... PAM!
eccola: la foto che mi ritrae felice e innamorata, 
così bella che ne tenevo una copia in ogni casa
e così viva che avevo deciso di nasconderla per non vederla, 
almeno fino a quando il dolore non sarebbe diventato nostalgia. 

niente panico però, sono cose che succedono. 
soprattutto il 18 agosto. 




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