giovedì 28 agosto 2014

dopo le montagne russe - la fase due

dopo essere stata sulle montagne russe si arriva alla fase due, 
quella in cui le emozioni sono molto meno estreme ma sempre contrastanti. 
se prima si passava dalla risata isterica al pianto disperato, 
ora si passa dal sorriso agli occhi lucidi. sempre questione di minuti, talvolta secondi. 

e come ci si sente?

un po’ come quando torni a casa dalle vacanze 
e ti viene da mettere una coperta in più perché per te l’estate è finita, anche se è agosto e fa caldo. 

un po’ come quando passano alla radio una canzone di De Gregori 
e, oltre a chiederti da quand’è che passano canzoni di De Gregori, il cuore ti si ferma un attimo. 

un po’ come quando improvvisi una cena a casa
e, non paga di due primi, azzanni a cucchiaiate la crema di pistacchi. 

un po’ come quando decidi di essere vegana per un mese
e la gente, oltre a guardarti come se fossi pazza, sembra ridere di te. 

un po’ come quando la tua amica aspetta il tuo nipotino
e pensi che il mondo ha davvero bisogno di uomini veri, che quelli in circolazione ora non sono tutto ‘sto granché. soprattutto se li hai frequentati. 

un po’ come quando incontri lo sguardo di quello con cui non c’è stato quasi niente
e, andando via, pensi a come sarebbe stato se... e dai suoi occhi capisci che anche lui sta pensando lo stesso. 

un po’ come quando accendi l’aria condizionata per dormire 
e ti tiri su il lenzuolo, felice di coprirti. 

un po’ come quando parli con un’amica di tutto
senza sentire il bisogno di dire niente. 

un po’ come quando apri il freezer, vedi l’ultimo vasetto del pesto più buono del mondo tenuto per le grandi occasioni, 
e sei un po' triste perché quel pesto è il simbolo che le cose belle finiscono. e anche quelle buone. 

un po’ come quando durante una lunga telefonata con il cliente
lui ti dice “cavolo, sei intelligente”. 

un po’ come quando cerchi per due o tre ore una canzone di cui non ricordi né autore né titolo 
e poi, dopo aver cercato su google video con tutine colorate, finalmente la trovi. 

un po’ come quando il volgarissimo commento di un tuo amico su Skype 
viene letto dal tuo capo che in quel momento sta guardando il tuo computer. 

un po’ come quando compri un paio di scarpe
e l’odore di nuovo  sembra accompagnarti fino a casa. 

un po’ come quando trovi un bigliettino scritto da chi non c’è più
e ti viene un po’ da sorridere e un po’ da piangere. 

insomma, è un po’ come quando ti scappa la cacca: 
a volte soffri un po', a volte ti senti sollevato. 

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