venerdì 26 dicembre 2014

cosa resterà delle mie vacanze

resterà il viaggio carico di entusiasmo, e centinaia di chilometri,
per raggiungere Ste e festeggiare 36 ore di fila il suo compleanno,
la musica, le bollicine
e notare che in qualunque posto vada conquisti con facilità l'affetto di tutti.

resterà la cena con le amiche di sempre, 
ognuna alle prese con la sua vita, la sua storia, il suo sogno per il futuro 
e un bene che supera anni e chilometri nonostante le diversità.

resterà non mollare mai e fare le sette del mattino, ancora e ancora,
nonostante un dolore lancinante al nervo sciatico (ora sì che so cosa é e perché la gente se ne lamenta),
il pranzo con amici che vengono da lontano, il cenone in famiglia, tutti insieme dopo quattro lunghi anni
e ancora il pranzo del 25 con conseguente dormita di 11 ore.

resteranno gli abbracci, i baci, i regali e i ricordi dei Natale passati,
resterà fare colazione mentre la mamma e Tomaso ultimano l'insalata russa, 
andare allo Sherry e poi all'Hemingway, 
incontrare persone che vedo poco ma alle quali voglio molto bene 
e lo scintillio di certi sorrisi.

resterà dormire nel mio letto, il casino in camera,
il caldo primaverile e fuori luogo di Genova 
e la speranza che a San Candido nevichi.

resterà lo scambio di uno sguardo carico di (celeste) nostalgia legata a un Natale che sembra così lontano e felice,
il futuro che sognavo da sola che ha lasciato la realtà per trasferirsi in una sfumata fantasia,
graziata dal tempo ma non dalla certezza che dopotutto amici non ancora
e l'ultima canzone di questa parentesi, perché un sempre può esistere, 
anche se diverso da quello che ci si aspettava. 

resterà purtroppo anche la perdita di una persona, una persona per bene,
che nonostante avessi visto poco, 
mi conquistò da subito con una disarmante simpatia.

ora lascio che resti quel che rimane del 2014 per iniziare a immaginare il mio 2015.

beh, é un anno dispari tanto per iniziare.
a me i dispari sono sempre piaciuti.

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