a non farmi prendere dal panico dai miei pensieri
e a convivere con quello strato d’ansia che mi accompagna giorno e notte e mi fa sentire viva.
ho imparato a lasciare andare le mie emozioni,
a non avere paura di abbracciare forte una persona che ha bisogno o alla quale tengo
e a dire ti voglio bene per prima, che dire sempre anch’io è troppo comodo.
ho imparato a essere un po’ più egoista perché dopotutto, per il momento, devo badare solo a me stessa,
a correre quasi tutti i giorni per scaricare la tensione
e a non illudermi di non cadere se il porfido di San Candido è ricoperto da uno strato di ghiaccio.
ho imparato a sostenere le mie idee con meno vigore e più argomenti,
ad ampliare le mie amicizie, nonostante alcune delle quali ricordino persone passate
e a tenere la luce accesa se ne sento il bisogno, che io mica mi devo nascondere al buio di una paura.
ho imparato a mettere più di una sveglia se vado a letto tardi,
a fare gli esercizi per evitare il mal di schiena
e a smettere di pianificare tutta la mia vita come se fosse una campagna pubblicitaria da lanciare (beh, ci sto lavorando).
ho imparato a non indossare più decolleté di vernice nuove senza calze se devo ballare tutta notte, parola chiave vernice,
a scegliere se bere champagne o vodka in discoteca per non mischiare,
e a sentirmi bene dalla mattina alla sera, che se proprio non ci riesco ascolto Kiss di Prince ed è subito sorriso.
ho imparato, anzi sto imparando, a esternare le mie esigenze prima di pretendere senza chiedere,
a coprirmi di più se fuori fa freddo anche se rischio l’abbinamento dei colori
e a non sentirmi in colpa per quello che faccio, perché dopotutto devo rendere conto solo a me.
ho imparato che dietro certi sguardi, o pernacchie, c’è così tanto che il tempo si ferma per un po' e sembra tornare indietro per farci un po' male, ma basta una scrollatina per lasciarsi il bello-triste-denso passato alle spalle,
che il Natale fatto tutti insieme ha davvero un sapore diverso
e che la famiglia, la mia famiglia, sarà sempre al primo posto.
ho imparato a voltare pagina per non voltarmi più,
a commettere errori per decidere se smettere oppure no
e a continuare a vivere tutto quello che mi succede con la solita inebriante, sfiancante e logorante intensità.
ho imparato che qualsiasi cosa succeda so che ci sono persone sulle quali posso contare sempre,
che non mi giudicano, non mi rimproverano subito e mi fanno bene
e questo è quanto di più importante stia continuando a imparare.
ho imparato che nella vita capita di essere delusi,
da un amico, uno zio, un fidanzato.
se però permettiamo a chi ci ha fatto soffrire di deluderci ancora e ancora,
beh allora la colpa è anche un po’ nostra.
ho imparato a sognare, che non ero bambina.
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