martedì 10 gennaio 2017

la virtù delle delusioni

io credo nelle delusioni. 

nel loro potere di abbatterci e di toglierci temporaneamente un pezzo di noi stessi per restituircelo dopo un periodo più o meno lungo passato a superarle, 
nella confusione che creano con il loro ingresso nella nostra vita, sia quando sono in qualche modo prevedibili, sia quando si tratta di veri e propri  fulmini a ciel sereno, 
nella reazione che, cambiando di volta in volta a seconda del caso, ci fa sentire persone diverse. 

nella sensazione di vuoto più o meno feroce a ogni loro apparizione, 
nella serie illimitata di "ma vaffanculo!" che ne consegue e ci fa perdere l'equilibrio mentale anche se solo per un giorno, 
nelle smanie che ci fanno venire a seconda del caso, si tratti di correre, uscire di casa ogni qual volta se ne ha occasione o buttarci tra braccia che rappresentano un porto sicuro solo per sentirci confortati. 

nel pregevole quantitativo di frasi immaginarie che ci ripetiamo caparbiamente nella mente, così variabile da renderci schizofrenici, 
nei pensieri che generano che se ne stanno lì, appesi in un mondo immaginario che ogni tanto tornerà a farci visita per ricordarci che, sì, anche quella volta l'abbiamo preso in quel posto ma poi ci siamo salvati, 
nei sogni che spezzano proprio in quel punto preciso che non prevede alcuna possibilità di rattoppo, preparandoci così al prossimo desiderio. 

nella sensazione di essere stati raggirati da qualcuno, da qualcosa o semplicemente dal tempo, 
nella violenza dell'impressione di essere travolti da un'onda di merda dalla quale riemergeremo con estrema difficoltà, 
nella facilità con la quale si presentano regolarmente nelle nostre vite, persino per i motivi più futili. 

le delusioni sono democratiche, possono nascere per centinaia di migliaia di motivi: 
per un messaggio mai letto, una promessa non mantenuta, un regalo sbagliato; 
per un amico perduto, un amore finito, un'interpretazione non riuscita; 
per una risposta evasiva, una bugia scoperta per caso, un vino cattivo; 
per un "ti amo" fasullo, un appuntamento mai vissuto, un compleanno dimenticato; 
per un'incomprensione inaspettata, un'assenza che pesa, una finale persa ai rigori; 
per un litigio con un genitore, una parola esagerata, un cazziatone del capo. 

io credo nelle delusioni perché se è vero, come dice il mio amico, che partono da un errore - nutrire aspettative nei confronti di qualcuno o qualcosa - è anche vero che significano che evidentemente crediamo ancora nel bene di quel qualcuno o quel qualcosa. 

io credo nelle delusioni perché ogni volta che le superiamo siamo pronti a illuderci. 
ancora. 

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