lunedì 17 giugno 2013

i sensi di una festa


é quando abbracci un amico che ha preso due aerei per essere da te, e grazie a lui hai pure fatto un tratto minimo di autostrada, 
é quando accarezzi la pelle morbida che solo una bimba così piccola può avere
ed é quando tuo fratello ti fa ballare Guantamanera, 
tra risate, foto e il buio delle tre del mattino. 

é il profumo dei fiori che invadono piano piano la casa, 
é quando saluti qualcuno che vedi poco ma del quale riconosci l'odore, quello naturale, 
é quello di cibo che ha invaso la casa per due giorni durante la grande cucinata della mamma. 

é quando vedi il sorriso-mezzo-incazzato tipico dell'amica che conosci da quando é nata, ma che vederlo a Genova ti fa così strano, 
sono gli occhi dei tuoi amici, che una volta li vedevi così spesso anche quando diventavano rossi e ora che ce  li hai così vicino ti senti solo felice
sono i sorrisi delle persone a cui tieni di più che basta intercettare un attimo per sorridere anche tu. 

é il citofono che squilla assieme al telefono e ti dice che la serata sta per iniziare, 
é la musica scelta con cura da Nucs, che nonostante si sia ridotto all'ultimo é stato bravo, 
é sentire ogni tanto "amoreeeeee" dalla tua amica Francesca, che non perde mai occasione né di dimostrarmi il suo bene né di brindare (e che le due cose siano legate mi va benissimo). 

é il sapore dello spritz e poi delle bollicine e poi ancora del vino bianco, 
quello della torta che non sei stata assolutamente in grado di tagliare decentemente ma almeno era buona
e quello del caffè che bevi la mattina con chi gli occhiali da sole li tiene incollati al viso come te. 

i sensi della mia festa si sono tradotti nell'abbraccio di tutte le persone a cui voglio bene, 
nell'incontrare i loro sguardi, 
nell'ascoltare l'inconfondibile rumore di quando stappi le bottiglie,
nel sentire il del profumo degli altri 
e nell'avvertire in bocca il gusto della felicità. 

naturalmente poi il vero senso della festa ero io. 

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