a conoscerlo prima e ad apprezzarlo poi.
da piccola ero solo curiosa di sapere perché i grandi facessero cin cin cono quel liquido un po' colorato,
che assaggiavo mettendo un dito nel calice della nonna,
e mi chiedevo perché noi non potevamo.
che insomma, sempre aperitivo era, ma il mio succo era in un bicchiere più basso, brutto e non tintinnava soavemente.
poi ho iniziato a conoscerlo.
l'ho conosciuto le prime volte che mangiavo la pizza il sabato sera e un solo bicchiere mi faceva girar la testa,
quando papà mi ha detto che ero grande e quindi se vuoi un succo te lo paghi
e tutte le volte che veniva organizzata una cena tra amici.
l'ho conosciuto quando abbiamo fatto la cena di quinta superiore e sono finita con alcuni prof a berne abbondanti quantità,
quando dopo ore interminabili di studio mi concedevo un aperitivo con i miei indimenticabili compagni di università
e tutte le volte che uscivo con la B e dovevo ricordarmi di mangiare una gomma da masticare,
che lei del vino non ne sopporta l'odore.
l'ho conosciuto quando sono andata a cena con un ragazzo,
che il primo (e ultimo) bacio é stato durante un black out al ristorante,
tutte le volte che me ne versavo un bicchiere mentre cucinavo per qualcuno, fossero amici o fidanzati
e quando, con la fine di un Salone Nautico, l'ho usato per farci colazione con la focaccia alle 08,30 del mattino.
l'ho apprezzato le sere che lo portavo a papà in ospedale,
perché quell'aperitivo rappresentava un momento di normalità semplice ma necessaria,
quando ho imparato a sceglierlo perché l'uomo di turno era assolutamente incapace di farlo,
e quando ha rappresentato l' unica via di fuga della mia mente per non rendermi conto di essere a cena con un deficiente.
l'ho apprezzato quando tornavo a casa e ne bevevo un bicchiere con la mamma,
perché quel raccontarci l'una la giornata dell'altra ci rendeva ancora più vicine,
quando mi fermavo al bar con gli amici,
perché era davanti a quei calici pieni che ognuno raccontava un po' di sé,
e quando dovevo prendere coraggio per affrontare una situazione particolare,
per esempio una prima uscita, un chiarimento per lasciare qualcuno o un incontro per essere lasciata.
lo apprezzo ogni brindisi che facciamo in famiglia,
perché ogni volta che i bicchieri si toccano ci scambiamo l'amore che non siamo in grado di dirci,
quando finisce una giornata storta,
perché concedermene un po' mi tranquillizza e per qualche minuto penso solo all'armonia che sento tra le labbra
e se per caso mi regalano una bottiglia che mi piace,
perché significa che un po' mi si conosce.
lo apprezzo quando chiacchiero con un'amica,
perché di solito aiuta a esternare dubbi, ricordi e risate,
quando mi vedo con il nonno,
perché é pazzesco come riusciamo a confrontarci su tutto nonostante 55 anni di differenza
e quando scendo a Genova,
perché il rumore dei nostri due bicchieri che si incontrano é proprio diverso dal rumore di quello degli altri.
lo apprezzo quando chiacchiero con un'amica,
perché di solito aiuta a esternare dubbi, ricordi e risate,
quando mi vedo con il nonno,
perché é pazzesco come riusciamo a confrontarci su tutto nonostante 55 anni di differenza
e quando scendo a Genova,
perché il rumore dei nostri due bicchieri che si incontrano é proprio diverso dal rumore di quello degli altri.
il vino che preferisco bere in questo periodo é il Gavi La Raia,
un po' perché mi sembra di bere posti che conosco bene,
un po' perché lo bevo solo con persone speciali,
e un po' perché ogni sorso sembra di assistere all'eterna storia d'amore tra quel vino e la sua terra.
in fondo a me, le storie d'amore, tutte le storie d'amore, sono sempre piaciute.
un po' perché lo bevo solo con persone speciali,
e un po' perché ogni sorso sembra di assistere all'eterna storia d'amore tra quel vino e la sua terra.
in fondo a me, le storie d'amore, tutte le storie d'amore, sono sempre piaciute.
poi c'è anche un altro discorso e cioé che credo mi assomigli:
é delicato anche se fa 13%,
se ne bevi una bottiglia intera perché proprio non resisti il giorno dopo non ti viene mal di testa
e se lo conosci lo apprezzi,
se lo apprezzi non ne puoi fare a meno.
se lo apprezzi non ne puoi fare a meno.
lo so, sono immodesta, ma é così che mi piace pensare.
Nessun commento:
Posta un commento