martedì 5 novembre 2013

un ti voglio tra tanti vorrei

mi hanno insegnato che non si dice mai voglio, 
solo vorrei. 

e io, dico la verità, sono stata quasi sempre attenta a non sbagliarmi. 

ho detto vorrei quando l'unico mio sogno era avere Babi Mia, 
quando speravo che Ste sparisse per qualche ora 
e quando alzando la mano chiedevo alla maestra se potevo andare in bagno. 

ho detto vorrei quando ero convinta di volere tantissimo un giocattolo di dubbio gusto, 
quando scrivevo la lettera a Gesù Bambino l'1 dicembre ed elencavo i miei desideri
e quando, qualche anno dopo, alla domanda "cosa ti regalo?" rispondevo alla mamma che per Natale avrei preferito una sorpresa. 

ho detto vorrei che non mi interrogassero quando un brutto voto avrebbe rappresentato come minimo una giornata di merda e giustificazioni, 
quando chiedevo a papà se potevo andare a ballare, perché l'avrei voluto fare davvero, 
e quando mi sarebbe piaciuto che quel ragazzino mi invitasse a fare due vasche in centro, 
confrontandomi con le mie compagne di classe su questa vana speranza. 

ho detto vorrei se mi trovavo in giro per il mondo e, nonostante volessi andare fortemente in un posto preciso, non imponevo la mia scelta a nessuno, 
se a tavola chiedevo mi venisse passato il sale, formulando la frase con questo cazzo di condizionale,
e se ordinavo un cocktail da bere. 

insomma, ho sempre detto vorrei e non voglio, 
un po' per educazione, 
un po' per la mia caratteristica di volermi adattare alle situazioni
e un po' perché, pur essendo assolutista in molte cose, 
in altre preferisco lasciare un "margine di volontà", per così dire. 

poi a volte succede che finché qualcosa non sembra essere tuo,
non ti rendi conto di quanto tu l'avresti voluto
se solo avessi immaginato potesse esistere. 

mi succede raramente con le cose, 
giusto qualche deroga a un paio di scarpe, 
a una cipria perfetta 
o a un cazzo di gol della Sampdoria, 
e praticamente mai con le persone. 

però se mi succede di pensare, di scrivere e di dire a qualcuno 
ti voglio sempre, ti voglio tanto e ti voglio senza ma,  
dell'educazione e dell'erba che esiste solo nel giardino del re me ne fotto. 

è se penso a qualcuno con un ti voglio e basta
che chi o quello che avrei voluto si riduce a nulla o poco più. 




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