giovedì 21 marzo 2013

le piccole cose di mio gusto

il lenzuolo che ti si appoggia addosso lentamente mentre dormi e cambi posizione,
il pareo con il quale ti copri quando sei al mare e si alza quella brezza che ti permette di fare un riposino,
il gusto della prima fragola che mangi, che forse non è ancora così buona, ma ti dimostra che anche quest'anno l'inverno è passato.

l'aria sulle caviglie quando ricominci a mettere le scarpe senza calze,
il freddo doloroso della maschera ghiacciata che metti la mattina sperando di arginare le occhiaie,
quando passi la mano tra lunghi capelli appena stirati.

rimettersi i guanti dopo averli lasciati sulla stufa di una baita qualsiasi, ma quella della Walli meglio ancora,
il sole che ti scotta il viso quando finisci di sciare,
la sigaretta fumata con in bocca ancora il gusto del mare, 
la penna che mentre scrivi scivola leggera sulla carta e pensi "dopo anni e anni ho trovato il mio modello perfetto". 

il sapore dell'ostrica dopo averci spruzzato un po' di limone e averla lasciata in bocca quei due secondi in più,
il primo sorso di un negroni dopo aver finito una giornata tremenda,
la doccia che ti fai dopo aver preso il sole tutto il giorno, che quando ti guardi allo specchio sei davvero abbronzato.

il nomignolo con cui ti chiama la mamma, e lo permetti solo a lei,
e quelli con cui ti chiamava il tuo papà, e lo permettevi solo a lui,
il messaggio di tuo fratello che ti dice una qualsiasi stronzata,
l'abbraccio rassicurante del nonno anche se magari prima ti ha sgridato.

la seta sulla pelle leggermente umida,
una foto trovata per caso che quando la vedi ti vengono gli occhi lucidi,
comprare un francobollo per spedire una lettera scritta a mano,
i fiori arrotolati nella carta e non nel cellophan.

una risata sguaiata ma felice,
l'inizio di quella canzone che riconosci subito e ti fa sentire l'uomo-gatto di sarabanda,
il telefono che suona di notte per colpa di un messaggio che non ti aspettavi proprio,
affondare i piedi nella sabbia del bagnasciuga.

il profumo del pesto appena fatto con il basilico di Prà,
il gusto della focaccia appena sfornata alle 6 della mattina presto,
la consistenza della torta di Cipriani, che quando affondi la forchetta pensi sia dura ma in realtà é così soffice da toglierti il fiato.

un bacio rubato, di quelli che poi ti viene da scappare via,
la lingua che rimane rossa perché hai mangiato un ghiacciolo all'amarena,
la cipria che metti ogni mattina e che sembra accarezzarti il viso,
l'odore di cuoio del tuo nuovo paio di stivali.

le mani del parrucchiere quando ti fanno lo shampoo che pensi se morissi ora morirei felice,
la pastasciutta a mezzanotte dopo aver fatto serata,
passare vicino a una pasticceria e sentire il profumo di un mondo da assaggiare, 
trovare un biglietto scritto anni fa da un'amica e capire che è ancora tutto uguale nonostante il tempo che passa. 

le buone cose di pessimo gusto diceva Gozzano. 

sì, ma anche quelle piccole di mio non sono male. 

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