lunedì 25 marzo 2013

le regole dell'eccezione

come tutti, anche io ho un problema con le regole. 

da piccola avevo genitori che mi davano regole e che sceglievo se rispettare o meno. 
oddio, non che avessi tutta questa scelta perché il classico castigo era dietro l'angolo, 
e tuttavia avere un'impostazione mi ha indirizzata anche quando ho optato per il castigo. 

quindi finché si trattava di tornare a casa a mezzanotte, 
di non prendere meno di 7 in un'interrogazione di storia, 
di non andare in moto con nessuno e di andare a dormire piuttosto presto,
le trasgressioni alle regole hanno portato qualche discussione e una settimana senza uscite. 

è quando ho iniziato a darmi io delle regole (spesso idiote, lo ammetto)
e puntualmente le ho disattese che mi sono infilata in un po' di casini. 
suppongo sia questo il difficile di diventare adulti. 

la regola di non avere mai a che fare con un uomo le cui scarpe mi facessero schifo, 
di non andare a sciare con qualcuno che non fosse capace, 
di non volere mai neppure il numero di telefono di un ragazzo già impegnato perché la roba degli altri non la voglio e di non compromettermi con qualcuno vicino. 

la regola di non mangiare mai carboidrati la sera, 
di ostinarmi ad alternare il caffè macchiato a quello liscio a seconda dei giorni, 
di appendere ogni sera i vestiti nell'armadio e di usare il meno possibile il dado vegetale, anche quello senza glutammato. 

la regola di concedermi un aperitivo solo un giorno a settimana, 
di tenere sempre la casa in ordine, 
di non prestare mai libri a nessuno, ma neppure vestiti,
e quella che ti vuole fidanzata dopo aver preso un bouquet (scherziamo? sono a quota 3 in un anno mezzo). 

la regola di uscire solo per un bicchiere e tornare a casa presto, 
di seguire minuziosamente il menù settimanale che mi preparo con incredibile senso del dovere la domenica, 
di dire sempre quello che penso a tutte le persone a cui voglio bene, ma anche quelle a cui voglio male, 
e di non avere a che fare con qualcuno più giovane di me anche solo di un mese. 

la regola di stirare due volte a settimana, 
di premunirmi di ombrello in caso ci sia la minaccia di diluvio quasi universale, 
di non tornare mai sui miei passi in una questione sentimentale
e di smettere di ascoltare (e cantare) musica becera quando sono in macchina. 

la regola di non fumare prima di mezzogiorno, 
di non sprecare la mattinata a dormire in caso di meravigliose giornate di sole, 
di andare a Genova una volta al mese
e di non aspettare l'ultimo giorno per pagare le multe. 

ora, visto che ogni volta che mi do una regola finisco per trasgredirla, 
ho deciso di dare delle regole alle mie eccezioni, così forse mi sentirò un po' meno in colpa. 

le regole andranno applicate caso per caso, niente generalizzazioni tranne una: 
la trasgressione deve farmi sentire eccezionaleanche solo per un minuto. 

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