martedì 16 aprile 2013

sono lo stadio Luigi Ferraris...

... e nella mia vita ne ho viste molte. 

sono stato inaugurato nel 1911, 
sono stato Stadio Comunale di Via del Piano fino al 1933 
quando ho cambiato nome per Luigi Ferraris, capitano del genoa caduto in guerra, 
e sono lo stadio più antico d'Italia. 

hanno iniziato a costruirmi nel luglio del 1910 e la prima partita ufficiale è stata tra genoa e Internazionale, il 22 gennaio 1911; 
nel 1926, dopo che il genoa ha comprato la Cajenna dove giocava l'Andrea Doria hanno iniziato i lavori per allargarmi, 
facendomi diventare così uno degli stadi più moderni dell'epoca. 

ho assistito a molte partite di calcio e dal 1946 anche alle stracittadine.
ho visto bambini, adulti e donne, 
sono stato la meta di chi non voleva pensare alla guerra appena finita e a un futuro incerto, 
ho ospitato reduci e invalidi, 
e sono orgoglioso di pensare che forse in quei 90 minuti la gente ha trovato un pochino di quella serenità che andava cercando. 

ho visto le persone cambiare con il boom economico e sentito intonare cori che sembravano canzoni, 
ho assistito da lontano all'importanza del porto di Genova
e ho visto cosa può fare la furia dell'acqua del Bisagno in tante, troppe, alluvioni. 

sono stato teatro di partite storiche per le mie due squadre, 
sono stato calpestato da giocatori che sono diventati leggenda, 
ho sopportato i loro sputi, certo che dove sputassero loro l'erba crescesse più morbida. 

ho guardato con orgoglio i festeggiamenti per la vittoria di molti trofei, 
promozioni e qualificazioni importanti, 
sono stato bagnato persino di Champagne,
ho sentito il peso dei tifosi le rare volte che le autorità hanno permesso l'invasione di massa
e sono stato scelto per l'addio di molti giocatori che hanno fatto la storia della mia città, 
del calcio italiano e anche di quello mondiale. 

sono stato modificato in vista dei Mondiali del 1990 diventando così quello che sono ora, 
uno stadio mediamente piccolo, all'inglese e fottutamente bello, 
anche se il mio prato ha sempre avuto problemi di manutenzione. 

ho visto bambini piccoli venire da me in tribuna con i loro genitori, 
innamorarsi di una squadra e spostarsi, da ragazzini, dove il tifo era più caldo, 
invecchiare dove le partite si guardano bene e si sta riparati dal vento 
e so che molte persone mi guardano ancora da lassù. 

sono stato testimone di molte lacrime di gioia e dolore, 
un'infinità di urla, goal e applausi, 
di quegli applausi che i tifosi tornano a casa con le mani scorticate, 
ho sentito boati assordanti che mi hanno fatto rabbrividire ed emozionare,
il mio cuore ha ribollito sangue a ritmo di cori e tamburi
e ho visto di cosa è capace la gente di Genova quando organizza coreografie. 

ho assistito a scontri, violenza e botte, 
alla morte di Spagnolo e a parecchie contestazioni,  
il mio manto erboso ha sopportato lanci di oggetti, bruciature di fumogeni e zolle tirate via per colpa di punizioni e calci di rigore, 
sono stato violentato da tifosi ospiti e sono stato teatro di manifestazioni per bambini, partite di rugby e feste delle mie due squadre. 

ho ballato da fermo al ritmo di chi mi ha scelto per i suoi concerti, 
da Springsteen a Ligabue a Vasco Rossi,
e ho sussurrato anche io con emozione le canzoni di De André, Dalla e De Gregori. 

sono lo stadio Luigi Ferraris, 
e ne ho viste molte. 

sono la storia di Genova e sono parte della storia di molti, 
moltissimi genovesi. 

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