giovedì 15 novembre 2012

come se non ci fosse domani - il trionfo del superfluo

e se mi dicessero un giorno che quello sarebbe l'ultimo, io cosa farei? 

a mezzanotte inizierei a non pensare a niente:
dopotutto il futuro non ci sarebbe e il passato non avrebbe più senso.

andrei in cerca di ostriche e bolle.

perderei un po' del mio quanto mai prezioso tempo a scrivere messaggi alle persone più importanti della vita. 

mi renderei conto che forse non sarei in grado di scrivere ti amo, 
ma certamente un po' di vaffanculo e forse qualche provocazione. 

proverei a ricordare qual è stato quel giorno della mia vita in cui sono stata così felice da aver quasi paura. 

cercherei una persona che mi giri una canna e la fumerei ascoltando drinking in L.A.

spegnerei il cellulare e staccherei il telefono di casa.

starei un'ora a letto sotto il piumone ad ascoltare il mio respiro.

andrei a vedere l'alba da qualche parte con una scorta di focaccia. 

uscirei struccata per andare a comprare qualcosa di nuovo.

mi tingerei i capelli rosso fuoco. 

mi spalmerei sulla faccia la crema per le emorroidi che avrei avuto finalmente il coraggio di comprare (pare sia miracolosa per le occhiaie).

andrei a farmi quel tatuaggio che progetto da anni.

accenderei il cellulare davanti a un negroni e comincerei a leggere le risposte ai miei messaggi di commiato. 

in caso di necessità rafforzerei qualche vaffanculo, magari dopo un altro negroni.

mi comprerei dei papaveri. 

andrei a mangiare ordinando solo cose che non ho mai assaggiato.

guarderei il filmato di quando la Samp è arrivata ai preliminari di champions. 
forse anche quello della vittoria dell'Italia nel 2006.

raggiungerei il ragazzo che mi piace e cercherei di sedurlo.

andrei a farmi fare un massaggio e a comprare una termocoperta.

mi regalarei un solitario e mi inginocchierei allo specchio per farmi la mitica proposta.

cercherei disperatamente un posto per assaggiare il capitone. 

mi farei truccare per imparare a come farlo da sola
( l'inutilità della cosa è lampante).

prima di uscire di casa prenoterei un biglietto in first per New York.

mangerei un tubo intero di Pringles alla cipolla.

uscirei a prendere un aperitivo per parlare di frivolezze e volgarità con qualcuno.

inviterei quello che mi piace, e che si suppone io abbia sedotto, a mangiare una pizza e bere Champagne.

andrei a vedere qualche stella cadente con la mia termocoperta, le caldarroste e una bottiglia di Amarone. 

guiderei sopra il livello consentito di alcool, mi farei fare il palloncino e poi chiederei alla municipale di darmi un passaggio per tornare a casa.

andrei a suonare il campanello di un vicino che mi sta antipatico, per esempio quello che ha i bambini che urlano, e scapperei.

arriverei a casa da sola alle 23,55 e getterei con inaudita violenza il mio cellulare contro il muro .

urlerei "ciao raga" alla finestra. 

mi metterei ancora un po' di rossetto, stapperei l'ultima bottiglia di franciacorta, accenderei una sigaretta, metterei My Way di Frank Sinatra e penserei di aver trascorso le ultime 24 facendo trionfare il superfluo. 

sorriderei.

Nessun commento:

Posta un commento