venerdì 22 febbraio 2013

mio nonno non é un nonno. mio nonno é un figo

mio nonno é un figo perché quando ero piccola si faceva chiamare Franco e non nonno
perché sosteneva di essere ancora giovane, 
ma io mica lo sapevo. 


é un figo perché ogni volta che é venuto a Genova ci ha sempre fatto prendere l'aperitivo a mezzogiorno, anche quando io non sapevo neppure cosa fosse un aperitivo, 
perché quando la Samp ha vinto lo scudetto ha preso Lucia Bibi e me, 
e ci ha portato in macchina a Sampierdarena a vedere come festeggiava la nostra gente. 

é un figo perché mi ha insegnato a sciare a forza di "stai giù con le gambe e tieni le braccia ferme", 
di panini con la cioccolata e scaloppine al limone, che come le fa lui nessuno mai, 
di "scia ai lati delle piste e non in mezzo"
e "non sederti che se no ti bagni il culo". 

é un figo perché quando nel tragitto tra Brunico e San Candido la sua 127 rossa si fermava ci faceva cantare "o' surdato nnamurato" per farla ripartire, 
perché ci portava a fare colazione da sua mamma, che era la nonna bis più spettacolare del mondo, 
e ci svegliava presto perché le piste erano molto più belle quando non sciava nessuno. 

é un figo perché quando eravamo in Sardegna con lui andavamo in spiaggia in 3 sul ciao, 
perché ci lasciava uscire la sera fino alle 23 e per chiamarci faceva un fischio, 
perché ci obbligava a fare il riposino pomeridiano anche se non avevamo voglia, 
e ci ha insegnato la Lambada e Fotoromanza. 

é un figo perché ci portava a ballare a Budoni, ed eravamo davvero piccoli, 
perché ci faceva collaborare nelle faccende domestiche quando arrivava Lucia 
e ci lavava per strada con la canna dell'acqua per levarci la sabbia di dosso. 

é un figo perché quando siamo scappati per l'incendio ci ha portato a mangiare la pizza a Sa Pedra Niedda, 
perché ci preparava il pane carasau con l'olio, il sale e il rosmarino, 
e perché quando ha beccato un ladro entrare dalla finestra del suo bagno gli ha mollato un pugno in faccia. 

é un figo perché quando i miei si sono separati ci ha comunque tenuto d'occhio da lontano, 
nel periodo in cui io e Ste cioccavamo ci chiamava facendoci ragionare, 
e se doveva farmi un regalo mi regalava un completo intimo. 

é un figo perché nei momenti difficili mi ha sempre detto "ma guarda che tu sei forte", 
e l'ha sempre fatto con una tale convinzione da farmi andare avanti, 
con la testa dura che forse un po' ho preso da lui. 

é un figo perché quando mi sono laureata mi ha regalato una macchina, 
me l'ha fatta scegliere e quando l'ho ringraziato lui mi ha detto
"non c'é bisogno, é come se tu fossi mia figlia". 

é un figo perché si é sempre preso cura a distanza della mamma, dei miei fratelli e di me, 
dimostrando tutto il suo orgoglio e il bene che ci vuole, 
perché ha appoggiato e spinto ogni nostra scelta, 
e perché ci ha regalato la casa di San Candido. 

é un figo perché quando mi sono trasferita a Bolzano mi ha dato un posto in cui stare, 
mi ha viziato ancora un po' di più insieme a Lucia, 
e  mi ha portata a Vicenza per regalarmi il vestito per il matrimonio della mia amica, 
ma già che c'era anche quello per la vacanza di Ibiza. 
e, credetemi, ha più buon gusto di tutti i miei ex messi insieme. 

é un figo perché una mattina alle 7 mi ha chiamato e mi ha detto "se vai a sciare portati uno zainetto per le scarpe che se no gli scarponi ti fanno male", 
perché ogni volta che vedo un film con Paul Newman mi stupisco che non sia lui, 
perché quando sono arrivata da Genova é riuscito a litigare con Lucia sulla strada che dovevo fare, 
e perché si veste da figo.

mio nonno, oltre a essere nonno, é anche un po' papà e un po' amico, 
e senza di lui, e l'infinita pazienza di Lucia nel sopportarlo, di certo aver cambiato città sarebbe stato molto più difficile. 

insomma, i miei nonni sono dei fighi veri, 
ed é per questo che a volte mi sento un po' figa anche io. 

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